Dove andiamo questa volta?
Eccoci di nuovo a scegliere una metropoli europea per un veloce e piacevole fine settimana invernale.
Gradiremmo mangiare bene, degustare buoni vini e magari non dover battere i denti dal freddo.
Considerando che l’ultima volta abbiamo visitato Lisbona e che a Barcellona ormai siamo degli habitué, cosa ci rimane che a dicembre non sia sotto al gelo? Beh, basta voltare la testa dall'altra parte, puntare il naso ad est ed ecco che Atene, la capitale della cultura classica, si palesa in tutta la sua magnificenza (non avrò esagerato?).
A dire la verità le premesse però non sembrano le migliori: a parte l’innegabile bellezza dell’Acropoli, la capitale della Grecia viene descritta nei blog di viaggio come anonima, trafficata e inquinata. E poi c'è qualcosa nel mio subconscio, non capisco cosa... ah sì, ora ricordo... il Museo Archeologico Nazionale! Dovete sapere che quando ero un giovane virgulto fresco di scuole medie inferiori e matricola al liceo, al mio primo approccio con la storia dell’arte subii uno shock. Il trauma in realtà ce l’avemmo tutti quando affrontammo il primo capitolo della trilogia di Storia dell’Arte di Carlo Giulio Argan: il famosissimo libro nel descrivere le opere del museo usava il tipico linguaggio da critici d’arte, parolone altisonanti a cui un quindicenne era poco avvezzo. Insomma non si capiva un cabbasiso! È stata la prima volta in vita mia che leggevo e rileggevo senza riuscire a imprimere nulla nella memoria. Per un secchioncello come me fu di grande turbamento (ora ci starebbe bene una colonna sonora triste coi violini).
Tornando velocemente all'argomento di questo breve reportage, Atene non è per niente anonima, anzi il quartiere della Plaka offre scorci fotografici molto interessanti, è piacevolissimo passeggiare per le vie tranquille e pittoresche sbirciando di tanto in tanto all'interno dei negozietti. E non è da meno il quartiere di Monastiraki, con la via centrale piena di deliziosi locali e il suo mercato delle pulci domenicale.
Le buone forchette
Nonostante i Greci abbiano una tradizione millenaria del vino, è solo da pochi anni che si riesce a bere nei ristoranti un buon vino in bottiglia, altrimenti la maggior parte delle volte troverete solo la caraffa del vino della casa. Al Vintage Wine Bar & Bistro a Monastiraki potrete degustare ottime etichette locali accompagnate da formaggi e affettati. Perfetto per un aperitivo, che ne dite?
Per quanto riguarda il cibo, chi non ha mai sentito parlare della moussaka o del souvlaki scagli la prima pietra. Al termine del pasto come dessert potrete assaporare il vero yoghurt greco (non quello che viene spacciato per tale nei nostri supermercati) oppure dare la mazzata finale al vostro senso dell’equilibrio con un paio di bicchieri di Ouzo.
Il Cave of Acropolis ha un’ottima posizione sotto all'Acropoli e, udite udite, a pranzo ci batte direttamente il sole con la conseguenza che potrete mangiare anche all'aperto in pieno dicembre (ci siamo dovuti persino togliere la giacca). Ovviamente si tratta di un ristorante turistico, ma il cibo era buono, il pesce fresco e il servizio ineccepibile.
Devo essere sincero, avendo poco tempo non ci siamo spinti oltre il centro storico nella ricerca dei ristoranti, dunque la trappola per turisti era costantemente in agguato. La Taverna Byzantino ad esempio è in piena Plaka, un quartiere dove i ristoranti popolari semplicemente non esistono. Però il cibo era buono, la moussaka in particolare fresca e appena sfornata. E sì, se ve lo state domandando, anche qui sui tavoli all'aperto a dicembre ci batte il sole.
Per facilitare il ritrovamento dei ristoranti in quel dedalo di viuzze che è il centro storico, ve li ho segnati nella cartina interattiva in testa all'articolo.
Per dormire vi consiglio il 360 Degrees Hotel, una posizione migliore di questa sarebbe impossibile. Dall'aeroporto se prendete il treno ci sbucate praticamente davanti. Siete in pieno centro per quanto riguarda ristoranti e locali. Alle spalle avete il mercato delle pulci e a 800 metri percorrendo la via pedonale il palazzo del governo. Dal tetto dell’hotel (e dalle stanze che danno sulla piazza) si gode una vista spettacolare dell’Acropoli (vedi foto qui sotto).
Conclusioni
Chiarito il fatto che Atene brutta non è, il centro storico ha ampie zone chiuse al traffico e sinceramente non mi pare che la città fosse inquinata (non avevo a portata di mano un analizzatore delle polveri sottili). Se a tutto questo aggiungiamo l’ottima cucina greca, la produzione vinicola più che interessante, il clima temperato e la vivace vita notturna, non posso che raccomandarvela.
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