Volete staccare per un weekend?
Vi piacerebbe saltare su un volo low cost e raggiungere qualche capitale europea?
Probabilmente se siete in cerca di romanticismo penserete a Parigi, se volete cultura considererete Berlino e infine se cercate vita notturna sarete attratti da Barcellona.
Ammettiamolo, è sempre questa la tripletta che ci viene in mente.
Al limite se cercate trasgressione forse vi verrà in mente Amsterdam.
Londra l’ho esclusa dalla lista perché nonostante sia molto bella, non rientra nella categoria low cost.
Io sono qui oggi per tentare di far entrare nel vostro panorama europeo, una città stranamente sottovalutata e che non ha niente da invidiare alle altre.
Lisbona innanzitutto è latina, dunque dal punto di vista della vita notturna non ha niente da invidiare a Barcellona.
Dal punto di vista culturale non sarà all'avanguardia come Berlino, ma palazzi storici e musei non mancano di certo. D'altronde il Portogallo nel XVI secolo era quella che oggi sarebbe considerata una superpotenza.
Infine, ciliegina sulla torta, il clima è molto gradevole, ve lo dice uno che ci è andato a Dicembre.
Un capitolo a parte meritano la cucina e i vini, lo ammetto, sono arrivato del tutto impreparato sull'argomento. Quello che ci ha colpito immediatamente è l’impressionante numero di enoteche e rivendite di vini che ci sono in città.
Dove ti giri ce n’è una, un po’ come da noi i negozi di Intimissimi… che tristezza.
Non ci immaginavamo una tale centenaria cultura del vino e una così vasta scelta.
Bene! Il weekend inizia con i migliori auspici.
Non sto qua ad elencarvi tutte le attrazioni culturali della città, la guida che vi porterete in tasca farà il lavoro molto meglio di me. Di solito per le guide delle nazioni utilizzo le inossidabili Lonely Planet, quando invece mi serve la guida solamente di una città, mi piacciono moltissimo le guide visuali della Mondadori. In un solo colpo d’occhio vedo dove sono e cosa voglio vedere.
Mi limito invece a darvi qualche consiglio logistico/culinario.
Per vedere l'esatta ubicazione degli esercizi citati, potete consultare la mappa all'inizio di questa pagina.
Come muoversi
Nelle vostre guide troverete indicazioni su biglietti dei trasporti pubblici dedicati ai turisti con validità multi-giornaliera: non servono a niente, Lisbona si gira tranquillamente a piedi.
Fa eccezione il mitico tram 28 che va preso appunto perché è mitico, non perché ci sia un reale bisogno di non camminare.
L’unico caso in cui dovrete usare i trasporti pubblici sarà per andare a Belem (fra un po’ vi dirò perché dovete assolutamente andarci).
Dove dormire
Per raggiungere tutte le attrazioni a piedi, è essenziale che vi troviate un albergo in centro, dunque equidistante da tutto. Vi consigliamo il Browns Boutique Hotel, sito nella zona pedonale della Baixa, conveniente, tranquillo e centralissimo. E’ arredato con un occhio particolare per il design, gli irriducibili smanettoni troveranno addirittura in ogni stanza un iMac e una docking station iPod.
Al pianterreno c’è un’elegante caffetteria in stile “intellettuale di sinistra”, dove non troverete due poltrone uguali. La mattina mentre sorseggiate il caffè e vi sbafate una sovradimensionata fetta di torta, potrete comodamente pianificare le mete della giornata.
Dove mangiare
Data la profonda cultura enogastronomica dei portoghesi, anche nel più piccolo e umile ristorante troverete un sommelier pronto a consigliarvi. Il problema piuttosto è scegliere dove andare, l'offerta è vastissima. Nel momento che un locale finisce nella lista della Lonely Planet, inevitabilmente aumenta l’afflusso turistico e al contempo cala la qualità. Per questo motivo abbiamo accuratamente evitato di basarci sulla suddetta guida e abbiamo preferito valutare le recensioni di Trip Advisor.
Veniamo al punto, se amate il pesce vi consigliamo il Maria Catita Restaurante. Tenete presente che i prezzi in Portogallo sono bassi, in un ristorate elegante come questo, mangerete una cena completa di pesce e ottimo vino a 20 euro.
Il posto dove abbiamo bevuto i migliori vini accompagnati da ottimi formaggi e affettati è stato al Wine Bar do Castelo. Non fatevi ingannare dal fatto che si trova attaccato all'ingresso del Castelo de Sao Jorge, non è per niente una trappola per turisti.
Nessuna cena può concludersi senza un bicchiere di porto, vi consigliamo con l’occasione di abbinarlo ad uno spettacolo di fado, il malinconico canto Portoghese. Detta così non sembra una cosa entusiasmante, ma fidatevi, fado più porto uguale serata perfetta. Se volete andare sul sicuro, recatevi al Clube de Fado.
Se non avete voglia di fado e preferite qualcosa di più informale, dovete assolutamente bere qualcosa al Sol e Pesca. Si tratta di un vecchio negozio di articoli da pesca ora riconvertito in bar: la location è unica, nell'angusto negozietto sarete circondati e sormontati da migliaia di scatolette di pesce in scatola.
Shopping
Passeggiando i nostri occhi sono caduti su una strana vetrina, dove erano esposte bellissime scarpe da uomo e bottiglie di vino (ovviamente). Siamo entrati e abbiamo conosciuto questa gentile coppia dedita alla produzione di scarpe artigianali e possessori anche di un vigneto di famiglia.
Praticamente per ogni paio di scarpe che vi comprate, vi regalano anche una bottiglia.
Se ci passate davanti, ascoltate un consiglio disinteressato, entrate nel The Lisbon Walker, mentre ai miei compagni di viaggio veniva offerto porto a fiumi, io per un ottimo prezzo mi sono portato via due paia di scarpe e due bottiglie di vino.
Vado o non vado fino a Belem?
Appena fuori dal centro, raggiungibile con 20 minuti di tram, c’è il maestoso Mosteiro dos Jeronimos.
Lo so che è brutto dirlo, ma non è per questo che dovete andare a Belem, dovete andarci per i pasteis de nata! Nell'omonima pasticceria, da un paio di secoli vengono sfornati questi dolcetti gustosissimi, praticamente sono delle vaschette fatte di una croccante e leggera pasta sfoglia, ripiena di una calda crema pasticcera.
Scusate se ho fatto solo una veloce e scadente foto col cellulare (vedi la galleria fotografica in calce), ma se perdevo tempo a tirare fuori la fotocamera professionale i miei compagni di viaggio si sarebbero sbafati tutti pasteis.
Con questo è tutto, cari lettori non vedo maniera migliore di chiudere questo reportage che con un brindisi alla vostra salute... saúde!
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